A poco più di un mese dalla chiusura al Castello del Buonconsiglio della mostra “Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige”, fa il suo ingresso nelle collezioni provinciali uno degli esempi più importanti della tarda produzione incisoria del pittore e incisore tedesco Albrecht Dürer (Norimberga, 1471-1528). Si tratta di una xilografia (ossia una stampa su carta ottenuta per mezzo di una matrice in legno intagliato) raffigurante l’Ultima cena, data alle stampe nel 1523 e caratterizzata da un inedito formato orizzontale.
La scena inquadra la tavola alla quale Cristo annuncia agli apostoli il tradimento da parte di uno di loro, destando reazioni di sorpresa, incredulità e dolore. L’esemplare (dimensioni mm 210 x 300, rifilato su tutti i lati) è di particolare pregio in quanto appartiene probabilmente alle prime tirature di stampa, come fanno pensare sia alcuni minuti dettagli dell’incisione, sia la filigrana della carta databile fra la fine del XV e i primi decenni del XVI secolo.
Come tutte le stampe di Dürer nel campo della storia sacra, anche questa raffigurazione esercitò una potente suggestione sugli artisti del suo tempo, venendo citata – per fare un solo esempio – dal giovane Jacopo Bassano nella grande tela dell’Ultima cena (1546), oggi conservata alla Galleria Borghese a Roma.
L’acquisizione testimonia la costante attenzione rivolta dalla Provincia autonoma di Trento alla conservazione e all’incremento del patrimonio culturale finalizzato alla fruizione del pubblico.