Per l’anno scolastico 2024-2025 il progetto sarà presentato in via sperimentale in alcuni istituti della provincia. Il video sarà introdotto da personale sanitario di Trentino Emergenza che, al termine, riprenderà i contenuti per sistematizzarli e rispondere alle domande degli studenti. Saranno mostrati anche le tecniche di BLS (primo soccorso) e l’uso del defibrillatore. I docenti saranno coinvolti per pianificare al meglio i metodi migliori per “fissare” i contenuti appresi in occasione della lezione da parte dei sanitari.
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari e Trentino Emergenza vantano una lunga tradizione nell’attività formativa sul primo intervento sanitario nelle scuole trentine. Le prime iniziative sono partite nel 1999 e dal 2020 le proposte sono state sistematizzate, introducendo la rianimazione cardiopolmonare e la certificazione alla defibrillazione (non obbligatoria ma fortemente raccomandata). Il progetto «Approccio al primo soccorso» coinvolge gli alunni degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado e gli istituti professionali; nello scorso anno scolastico sono stati coinvolti 55 istituti, per un totale di 323 classi, e sono stati formati 4874 studenti.
L’attenzione è rivolta anche ai bambini più piccoli, con l’organizzazione di eventi ad hoc per le scuole elementari. È dello scorso ottobre «Viva! Trento», la grande esercitazione per conoscere e sperimentare le manovre di primo soccorso che si è svolta a «IL T quotidiano Arena». Circa 600 bambine e bambini delle classi quinte delle scuole primarie di Trento, con i loro insegnanti, sono stati guidati da esperti e volontari per imparare giocando come contattare l’emergenza sanitaria, effettuare le manovre di primo soccorso come il massaggio cardiaco e utilizzare il defibrillatore. All’evento erano presenti anche la vicepresidente e assessore all’istruzione Francesca Gerosa e l’assessore alla salute Mario Tonina, a dimostrazione dell’alto valore che le istituzioni trentine attribuiscono alla scuola, contesto ideale dove promuovere la salute e la prevenzione. Partendo dalle «buone pratiche» imparate a scuola i ragazzi potranno diventare adulti sani, responsabili, consapevoli del proprio benessere e dell'impatto della salute collettiva sulla società.