Giovedì, 13 Marzo 2025 - 12:46 Comunicato 569

L’evento di chiusura del progetto Tracenet per l’esercitazione degli operatori impegnati nelle emergenze
Realtà virtuale e Protezione civile, a Rovereto confronto di respiro europeo

La realtà virtuale al servizio della Protezione civile. L’esperienza trentina è stata oggi al centro del confronto tra i rappresentanti di diversi Paesi europei, nell’ambito dell’evento di chiusura del progetto Tracenet (Training center network), co-finanziato dalla Commissione Europea - Dg echo, nell'ambito del Meccanismo di Protezione civile dell'Unione Europea. Teatro dell’incontro, il centro addestrativo di Marco di Rovereto, dove sono intervenuti anche i referenti delle diverse Strutture operative che fanno capo al Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna guidato dal dirigente generale Stefano Fait. “Un’esperienza che ci ha consentito di sviluppare nuove competenze da mettere in campo per prepararci alla gestione di eventuali future emergenze” ha spiegato Fait, evidenziando come esercitazioni con l’uso di visori per la realtà virtuale siano ottimali per fare il punto su azioni di tipo tattico e strategico.

“Ma per la parte pratica - ha puntualizzato - è fondamentale che gli operatori si muovano effettivamente sul campo per potersi anche scontrare con problemi concreti che emergono solo nella realtà”. Tracenet (che dà il nome anche a un Consorzio) è stato coordinato dal Servizio Prevenzione rischi e Cue, con l’attuale dirigente dell’Umse per l'intelligenza artificiale Silvia Marchesi e l’impegno fattivo dei funzionari Filippo Zambon e Michele Beretta. Fondamentale è stata la collaborazione dell’Unità 3Dom della Fondazione Bruno Kessler con il coordinamento tecnico di Fabio Remondino per lo sviluppo informatico della piattaforma nata con l’obiettivo di facilitare la formazione da remoto di squadre di emergenza e staff tecnico, simulando casi di intervento e facendo interagire i vari team per pianificare al meglio le azioni da compiere. Gli altri partner sono il Dipartimento nazionale della Protezione civile italiana, della Scuola nazionale dei Vigili del fuoco del Portogallo e della Croce Rossa Austriaca.

Il consorzio Tracenet ha dedicato le sue attività allo sviluppo di un sistema di formazione ed esercitazioni basato su scenari 3D e realtà virtuale, che consente agli operatori e alle squadre di soccorso di comunicare, pianificare interventi e osservare le conseguenze delle loro decisioni. Il valore aggiunto della realtà immersiva è dato anche da rumori e increspature del terreno, che rendono i sopralluoghi e gli interventi il più possibile aderenti alla realtà. 

Il progetto si è concentrato sul rischio idrogeologico e, in particolare, su un evento alluvionale che interessa alcune aree della città di Trento come la Vela e il quartiere delle Albere. In futuro potrebbero essere inclusi altri scenari, come terremoti o incendi. 

Il Consorzio che riunisce Trentino, Italia, Portogallo e Austria potrebbe ora allargarsi ad altre realtà europee come per esempio Danimarca e Romania, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente questo strumento anche alla luce della loro esperienza nello sviluppo della realtà virtuale dedicato proprio alla Protezione civile. 

A Rovereto il confronto è stato particolarmente efficace anche con i rappresentanti di altri cosiddetti “progetti gemelli” (Covalex e Proculther-net), con l’obiettivo di approfondire la possibilità di avviare future collaborazioni o sviluppi di sistemi di realtà virtuale applicati anche ad altri contesti di natura emergenziale. 

Videoservice e interviste disponibili qui

(a.bg)


Immagini