Venerdì, 27 Dicembre 2024 - 15:29 Comunicato 3657

Il presidente Fugatti: “Intervento nell’ambito dell'accordo con il Governo che guarda allo sviluppo del territorio”
Polo giudiziario, pubblicato il bando da 23,6 milioni di euro

L’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti ha pubblicato su Contracta la gara per la realizzazione del nuovo polo giudiziario di Trento. L’intervento - con un importo a base d’asta del valore di 23.685.489 euro - riguarda la prima unità autonoma e funzionale, che prevede la ristrutturazione dell’edificio ex carcere di via Pilati e la realizzazione degli archivi e delle centrali tecnologiche. La scadenza del termine di presentazione delle offerte è fissata a mezzogiorno del 14 marzo 2025. L’affidamento avverrà mediante procedura aperta, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Complessivamente, per la costruzione del nuovo polo giudiziario di Trento sono stati stanziati 60 milioni di euro. “Questo progetto si inserisce all'interno dell'Accordo quadro di programma tra il Governo e Piazza Dante, un'iniziativa fondamentale per la razionalizzazione delle sedi e delle strutture statali. Grazie a questo accordo, abbiamo avviato un importante processo che guarda alla riqualificazione e allo sviluppo futuro della città capoluogo” spiega il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. “Quello relativo all'ex carcere - osserva il presidente - non è solo un intervento di ristrutturazione, ma un intervento che conserva e valorizza un edificio storico, rendendolo funzionale a nuove necessità”.

L’intervento è gestito a livello progettuale dall’Agenzia provinciale per le opere pubbliche per conto della Regione, e vede come responsabile unico del progetto il dirigente generale Mario Monaco. È prevista una riprogettazione funzionale dell'ex edificio, che prevede spazi efficienti per il Tribunale Ordinario, i Giudici di Pace e le attività correlate, come archivi e sale riunioni.
Attraverso un intervento di retrofit, verrà preservata la struttura originaria dell’edificio, mantenendo elementi architettonici distintivi (come le inferriate, le volte e la pietra) mentre saranno introdotti nuovi materiali e tecnologie. L’obiettivo è infatti quello di creare un “dialogo” tra il patrimonio storico e le esigenze moderne, utilizzando materiali contemporanei (come l’acciaio e il legno lamellare) in continuità con quelli storici per garantire un intervento rispettoso ma innovativo.

(a.bg)


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