La misura punta a sostenere i medici che operano in territori caratterizzati da particolari complessità demografiche e geografiche; l'indennità mensile sarà erogata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari a decorrere dalla data di approvazione dell'Accordo integrativo provinciale del 21 giugno 2024. Per l’individuazione delle zone disagiate, la Provincia autonoma di Trento ha coinvolto l’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT), che ha applicato una metodologia avanzata di analisi basata su otto indicatori chiave:
- Altitudine della sede municipale;
- Indice di frammentazione territoriale;
- Incidenza della popolazione anziana (over 65);
- Tasso di mortalità;
- Età media della popolazione;
- Presenza di strutture ospedaliere, considerando distanza e potenziale utenza;
- Ricettività turistica (posti letto per 100 abitanti);
- Turisticità (presenze turistiche per abitante).
I Comuni sono stati suddivisi in quattro fasce di disagio (dalla 1, per i territori più disagiati, alla 4, per quelli meno disagiati). In base alla proposta approvata, non sono considerati disagiati i Comuni situati lungo l’asta dell’Adige.
I centri situati in fascia 1, per i quali l’indennità mensile è riconosciuta, sono: Valfloriana, Palù del Fersina, Fierozzo, Castello Tesino, Sagron Mis, Pieve Tesino, Frassilongo, Garniga Terme, Sover, Rabbi, Castel Condino, Canal San Bovo, Terragnolo, Vallarsa, Grigno, Ruffrè Mendola, Cinte Tesino, Bresimo, Luserna, Bedollo, Valdaone, Folgaria, Pellizzano, Rumo e Sant'Orsola Terme.
Attualmente, nei seguenti Comuni è presente un ambulatorio principale di medico di assistenza primaria: Castello Tesino, Pieve Tesino, Frassilongo, Rabbi, Canal San Bovo, Grigno, Bedollo, Pellizzano, Rumo e Sant'Orsola Terme.