"L'esperienza delle legge urbanistica del Trentino - ha ricordato l'assessore - conferma la validità del metodo partecipativo. Nella fase consultiva abbiamo riscontrato l’atteggiamento estremamente costruttivo da parte di tutte le parti coinvolte, dal tavolo di confronto, ai partecipanti alla piattaforma on line, alle forze politiche di maggioranza ed opposizione. Coinvolgere gli attori ha permesso di registrare le esigenze concrete e di giungere, ad una legge utile, in grado di riprendere con risposte certe le effettive necessità del territorio". L'assessore Daldoss ha così riassunto l'esperienza della legge urbanistica del Trentino, approvata lo scorso anno, e di principi cardine che l'hanno caratterizzata.
Lo schema di legge è stato condiviso online e a tutti è stata data la possibilità di intervenire attraverso una piattaforma digitale: "In soli due mesi, dal dicembre 2014 fino a metà febbraio 2015, la piattaforma online predisposta dalla Provincia autonoma di Trento, ha visto più di 2300 accessi con oltre 17 mila visualizzazioni ed ha registrato 280 opinioni espresse e 54 nuove proposte aggiunte".
Nel suo intervento Daldoss ha ricordato gli spunti dei partecipanti offerti in fase di discussione online e poi accolti nel testo della riforma: armonizzazione dei contenuti dei piani e riduzione del numero dei piani attuativi a tre tipologie, coordinamento delle competenze, il termine perentorio di 60 giorni per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, il regolamento unico provinciale, il recupero dei sottotetti e il principio del risparmio del suolo.
L'inserimento del principio di partecipazione nella legge di riforma ha consentito - sempre secondo Daldoss - alla Provincia autonoma di Trento di valorizzare le scelte strategiche in materia paesaggistica, con particolare riferimento all'Osservatorio del paesaggio, e di cambiare il metodo per la formazione degli strumenti urbanistici.
La legge urbanistica non è stata la sola ad essere permeata dal principio della partecipazione della comunità: "Il Trentino - ha concluso Daldoss - ha scelto questo metodo anche per l'elaborazione di proposte di legge in materia di mobilità sostenibile e del disegno di legge dedicato alla democrazia diretta. Io credo che si sia aperta una nuova stagione con un nuovo rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione. Abbiamo aperto dei canali di dialogo costruttivo che in futuro potranno essere solo rafforzati, così da consentire a questa terra di esprimere al meglio le proprio potenzialità".