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Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina ha partecipato al corteo acqueo di apertura del famoso carnevale
La cultura popolare trentina al Carnevale di Venezia con il Museo di San Michele
È stata molto apprezzata domenica scorsa a Venezia la presenza del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, che ha partecipato al corteo acqueo mascherato, organizzato lungo il Canal Grande dal coordinamento delle associazioni remiere di voga alla veneta. Per l’occasione il Museo era ospite della remiera Sportmare Dopolavoro Ferroviario, con le sue barche – una sanpieròta e una topa, seguite da una mascarèta – sulle quali era stata allestita una giocosa rappresentazione di “montanari in laguna”, con tanto di sci, corde e moschettoni, picozze, ramponi, ciaspole e rucksack, imbraghi e caschetti, bob e slittini, accompagnata dall'orchestrina di musica popolare del Museo, denominata "Vecchia Mitraglia", con due violini (Kezich e Marion), due chitarre (Cesco e Cappelletto) e una fisarmonica (Gasperi).
La grande aggregazione remiera, con decine e decine di barche addobbate “in maschera”, che sfilano davanti a migliaia di persone assiepate sui ponti e sulle rive, rappresenta ormai da anni un grande evento popolare di apertura del Carnevale di Venezia, entro il quale costituisce, nelle parole degli organizzatori, una significativa “parentesi di autentica venezianità”.
La grande aggregazione remiera, con decine e decine di barche addobbate “in maschera”, che sfilano davanti a migliaia di persone assiepate sui ponti e sulle rive, rappresenta ormai da anni un grande evento popolare di apertura del Carnevale di Venezia, entro il quale costituisce, nelle parole degli organizzatori, una significativa “parentesi di autentica venezianità”.