La prima giornata affronta i temi della documentazione e del racconto del ricco e poliedrico patrimonio immateriale che troviamo in Europa, con il contemporaneo trasformarsi di molte tradizioni: il linguaggio non verbale dei pastori, le tecniche di pesca nel Mediterraneo, la musica e il canto di tradizione orale, la transumanza del bestiame lungo antiche rotte e i riti di fertilità di origine pagana.
La seconda giornata è dedicata al tema delle migrazioni, con le difficoltà di profughi e richiedenti asilo che, in fuga da altri continenti, raggiungono per mare le sponde europee in cerca di un rifugio. Alcuni film ci introdurranno invece con occhi di donna e attraverso vicende intense negli universi culturali dell'Africa e del vicino Medio Oriente.
PROGRAMMA
Domenica 30 aprile 2017
EURORAMA 11.1
Tradizioni e riti in divenire
Cinema Multisala Modena (viale S. Francesco d'Assisi, 6 – Trento)
15.15
ETNOFILM ROVINJ 2016 (Rovigno, Croazia)
Ehoa, di Vladimir Perović, Montenegro, 22'
(Special Mention of the Jury)
Un pastore non comunica solo con le persone, ma anche con il suo gregge: e lo fa producendo suoni che, se per l'orecchio umano sono una cacofonia incomprensibile, per capre e pecore sono un linguaggio vero e proprio.
DAYS OF ETHNOGRAPHIC CINEMA 2016 (Mosca, Russia)
Swamp Dialogues, di Ildikó Zonga Plájás, Olanda, 2015, 53'
Il Delta del Danubio in Romania, “l'ultima riserva d’Europa”, è tra i siti UNESCO del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Grandi sforzi vengono fatti per proteggere la biodiversità, ma la situazione delle comunità locali viene trascurata.
17.15
WORLD FILM TARTU 2016 (Tartu, Estonia)
Fisherman's conversations, di Chiara Bove Makiedo, Inghilterra, Italia Croazia, 2014, 68'
Un gruppo di uomini di un'isola del Mediterraneo, in Croazia, si batte per preservare la pesca tradizionale nel contesto della vita moderna.
19.15
APRICOT TREE ETHNOGRAPHIC FILM FESTIVAL 2016 (Yerevan, Armenia)
Radici, di Felice Fornabaio, Italia, 2016, 24'
(Special Prize by the Union of the Cinematographer of Armenia)
Ogni anno a Pentecoste, nel villaggio di Accettura, in Basilicata, una quercia ed un agrifoglio vengono abbattuti e trasportati in paese. Una festa popolare nell'Europa rurale, dove ancestrali riti arborei e pagani entrano in simbiosi con la religione cattolica.
ETNOFILM ČADCA 2016 (Čadca, Slovacchia)
Voci del Sacro, di Renato Morelli, Italia, 2016, 45'
(Grand Prix - The Golden Turon)
A Cuglieri, in Sardegna, le cerimonie della Settimana Santa sono accompagnate dasu cuncordu (il coro), che esegue canti di grande complessità in lingua latina, conservatisi fino ad oggi per tradizione orale.
21.15
GÖTTINGEN INTERNATIONAL ETHNOGRAPHIC FILM FESTIVAL 2016 (Göttingen, Germania)
Daughters of Anatolia, di Halé Sofia Schatz, Turchia, 2015, 56'
Il film segue una famiglia di pastori nomadi che viaggia con le sue 350 capre lungo le antiche rotte migratorie, alternando gli inverni sul Mediterraneo alle estati sui monti Tauri. Uno stile di vita tradizionale che affronta oggi le sfide di un mondo sempre più urbanizzato.
JEAN ROUCH FESTIVAL 2016 (Parigi, Francia)
The Fighters of the Holy Hair, di Florian Vallée, Belgio, 2015, 27'
(Prix du patrimoine culturel immateriel - Intangible cultural heritage prize)
A Mons, in Belgio, ogni anno, la gente del posto si trasforma in una folla selvaggia e chiassosa che dà vita ad un'antica battaglia. I protagonisti fanno di tutto per strappare qualche pelo dalla coda di un drago che, secondo la leggenda, porterà loro fortuna.
Lunedì 1 maggio 2017
Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (via Garibaldi 33, Trento)
10.00
CARNIVAL KING OF EUROPE
Film etnografici 2016 – 2017
A cura del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, appuntamento con i nuovi film sulle mascherate nel contesto europeo.
Intervengono Giovanni Kezich, Antonella Mott e Michele Trentini
EURORAMA 11.2
Storie di donne e di migranti
Cinema Multisala Modena (viale S. Francesco d'Assisi, 6 – Trento)
15.15
DAYS OF ETHNOGRAPHIC FILM 2017 (Lubiana, Grecia)
Hotel Spendid, di Mauro Bucci, Italia, 2017, 90'
Una comunità di migranti africani alloggiati in un albergo per richiedenti asilo a Cesenatico: il film documenta la vita quotidiana presso la struttura, intrecciando tante storie diverse.
17.15
ETHNOCINECA 2016 (Vienna, Austria)
Bintou, di Simone Catharina Gaul Germania 2015, 64′
(Excellence in Visual Anthropology Award)
Una giovane sarta del Burkina Faso sogna una carriera in Europa. La sua vita è stravolta quando deve assumersi la responsabilità per la figlia, che vive in un istituto per bambini. Una storia di vita in equilibrio tra modernità e tradizione, tra carriera e maternità.
BEELD VOR BEELD 2016 (Amsterdam, Olanda)
The Island of All Together, di Philip Brink e Marieke van der Velden, Grecia, 2016, 23'
Ogni estate molti turisti europei si recano in vacanza nell'isola di Lesbo, dove sono sbarcati migliaia di rifugiati. I registi hanno chiesto a turisti e rifugiati di incontrarsi e dialogare.
19.15
RAI INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOGRAPHIC FILM 2015 (Bristol, Inghilterra)
Sepideh: Reaching for the stars, di Berit Madsen, Denmark, 2013, 90'
(Basil Wright Film Prize)
La sedicenne Sepideh ha un sogno: studiare astronomia e diventare astronauta. Tra i suoi modelli c'è Anousheh Ansari, prima donna iraniana nello spazio. Sognare le dà speranza, ma in Iran alle ragazze non è neppure consentito uscire la sera.
21.15
XXV INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOLOGICAL FILM 2016 (Belgrado, Serbia)
(Grand Prix „Dragoslav Antonijević“)
District zero, di Pablo Iraburu, Jorge Fernandez Mayoral, Pablo Tosco, Spagna, 2015, 67’
Cosa si nasconde dentro lo smartphone di un rifugiato? Contiene indizi, ricordi, identità e contatti legati al mondo da cui si è fuggiti. Questo film racconta la quotidianità di un piccolo negozio di cellulari, in uno dei più grandi campi di rifugiati al mondo.
NORDIC ANTHROPOLOGICAL FILM ASSOCIATION FESTIVAL 2016 (Bergen, Norvegia)
Women in sink, di Iris Zaki, Inghilterra, Israele, 2015, 36’
In un piccolo salone da parrucchiera di Haifa, la regista ha installato una telecamera sopra il lavandino. Mentre lava i capelli alle clienti, discute con loro su vari argomenti, fornendo un'immagine veritiera della società isrealiana contemporanea.