Il commissario Anderle (sua la competenza sull’opera in sigla S-393-riorganizzazione della SS47 nel tratto compreso tra Pergine Valsugana e Novaledo e realizzazione del tunnel di Tenna) ha dunque illustrato le proposte progettuali. Tra queste, l’ipotesi che prevede l’inizio del tunnel nella zona del magazzino ex-Alpenfrutta di Pergine e l’uscita a sud dell’abitato di Brenta, prima dello svincolo per Levico, sembra essere quella che allo stato attuale meglio contempera le esigenze relative a viabilità, paesaggio e inserimento ambientale.
Tutte le soluzioni prevedono inoltre il miglioramento e messa in sicurezza degli accessi e della uscite sulla SS47 nel territorio di Levico, con la semplificazione dell’attuale svincolo di Levico e un adeguato collegamento con lo svincolo “del Maines” (quello che porta a Santa Giuliana) in modo da redistribuire meglio i flussi di traffico in direzione Trento oppure Padova.
Nell’incontro si è inoltre concordato di anticipare l’intervento di messa in sicurezza e riordino dell’attuale svincolo di Ischia sulla SS47 con la realizzazione di un marciapiede e percorso ciclabile sul lato dell’hotel che permetterà di accedere al sottopasso della pista ciclopedonale che porta a San Cristoforo e al lago di Caldonazzo nel comune di Pergine.
Trattandosi di un’opera rilevante dal punto di vista finanziario e tecnico, si procederà per gradi e step successivi. Il primo step - ha chiarito Fugatti con Martorano e Anderle - sarà l’allargamento della SS47 da Levico a Novaledo, con la doppia corsia nel tratto ora ad una sola corsia di marcia, realizzando la semplificazione e il miglioramento degli svincoli. Il secondo passaggio riguarderà il tunnel di Tenna, con la realizzazione del cunicolo esplorativo e quindi della prima unità funzionale per la canna in direzione Trento, quella che assorbe il maggiore traffico. Seguirà il terzo passaggio con l’unità funzionale relativa alla direzione Padova del tunnel.
L’inizio dei lavori per i primi interventi è stimato, salvo intoppi e criticità, nella seconda metà del 2027.
A livello finanziario, l’attuale finanziamento stanziato nel Dopi, documento di programmazione degli interventi infrastrutturali della Provincia, ammonta a 110 milioni, mentre il costo della prima unità funzionale del tunnel (direzione Trento) è valutato in circa 350 milioni di euro.