Assieme all’amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini e ai dirigenti Sergio Bettotti e Romano Stanchina, l’assessore Failoni ha ricevuto i rappresentanti del settore turistico per fare il punto sulla situazione. Oltre all’andamento delle presenze durante la stagione estiva – positivo e segnato da un marcato aumento di alcune clientele internazionali – si è parlato delle problematiche legate alla mobilità e alla viabilità, per poi dare uno sguardo alla stagione invernale, già caratterizzata da un buon livello di prenotazioni. “Non dobbiamo mai dimenticare – ha spiegato Failoni – che, in aggiunta allo sci alpino, il turismo invernale trentino offre anche tantissime altre tipologie di attività, iniziative ed eventi che danno un grandissimo contributo. In tal senso abbiamo garantito anche per il 2025 i finanziamenti alle Apt, a Trentino Marketing e alle Pro Loco, da quelle più grandi a quelle nei piccoli paesi, che sono sempre più importanti e creano iniziative di qualità non solo per i turisti ma anche per i nostri cittadini. Un messaggio che dobbiamo diffondere in maniera più capillare possibile".
A termine dell’incontro l'anticipazione da parte dell'assessore del percorso che porterà alla riforma della legge sulla ricettività. «Stiamo lavorando inoltre – ha dichiarato Failoni – a una prima bozza della revisione della legge sulla ricettività e la mia volontà è quella di confrontarmi con le varie categorie così come avvenuto con l’approvazione della legge sulla promozione turistica del 2020. La riforma della legge sulla ricettività è una priorità assoluta, vogliamo arrivare in Consiglio con una proposta entro la prossima estate".
I dati sull’estate affermano che le presenze di turisti nelle strutture ricettive trentine nei mesi di luglio e agosto scorsi sono state complessivamente poco meno di 7 milioni (6.972.618), quasi 200 mila presenze e 3 punti percentuali in più dello stesso periodo del 2023 e un punto percentuale rispetto al 2019. La crescita si registra in particolare per quanto riguarda la montagna, mentre restano stabili le presenze nelle città.Il 67% dei pernottamenti è di turisti italiani, il restante proviene in gran parte da nazioni dell’Unione Europea (su tutti la Germania 13%), ma non mancano anche turisti provenienti dagli Stati Uniti e da stati più lontani. A soddisfare la clientela sono soprattutto l’accoglienza, le attività outdoor, l’accesso alle informazioni e l’enogastronomia, mentre le uniche (poche) note negative provengono da parcheggi, viabilità, trasporto pubblico e proposte culturali.
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