
"Il ruolo di Apac è cresciuto negli ultimi anni, raggiungendo nel solo 2024 la cifra di 320 milioni di opere appaltate sul nostro territorio, per un valore complessivo tra quelle previste e quelle in fase di realizzazione di 2,6 miliardi di euro. Il nostro obiettivo è mantenere costante l'andamento degli appalti, con una media di 300 milioni di euro all’anno. Per quanto riguarda questa iniziativa, potrà offrire un servizio migliore al sistema delle case di riposo trentine, anche di fronte ai continui mutamenti delle regole in questo ambito", ha sottolineato Fugatti.
Per quanto riguarda l'Attività di APAC, si ricorda che i lavori programmati e in fase di progettazione o esecuzione in fase avanzata includono: bypass di Ledro (52 milioni); bypass di Rovereto (57 milioni), variante di Campitello e Canazei (141 milioni); BRT in Val di Fiemme (72 milioni), collegamento Loppio-Busa (245 milioni, inclusa la bonifica della discarica della Maza); variante di nuova viabilità per l'ospedale a Ravina (61 milioni), variante di Cles (92 milioni), svincolo di Trento Nord (59 milioni), galleria di Ponte Pià tra Tione e Comano (47 milioni), variante di Pinzolo (122 milioni), variante di Pergine-Novaledo (300-350 milioni), con un finanziamento iniziale di 100 milioni per la prima Unità funzionale; SS47 della Bassa Valsugana (57 milioni) compreso svincolo di Borgo est; Ciclovia del Garda (76 milioni).
L’impegno dell’Amministrazione non si limita alla viabilità, ma coinvolge anche importanti opere di edilizia e manutenzione, con investimenti di grande portata: edilizia scolastica (203 milioni), inclusi lavori di ristrutturazione e nuove costruzioni; bonifiche ambientali (81 milioni), come quella della discarica della Maza (39 milioni); depuratori (67 milioni). Inoltre, le Olimpiadi 2026 hanno portato a importanti interventi per migliorare la mobilità nella Val di Fassa e alta Val di Cembra.
"Questa collaborazione con Upipa è frutto di un lavoro importante di collaborazione che garantirà di fare un buon lavoro, grazie alle professionalità impegnate e alle risorse messe a disposizione, anche per gli investimenti e gli ammodernamenti delle strutture, che avranno ricadute positive", ha aggiunto Tonina.
"E' un risultato di enorme soddisfazione, un esempio di capacità di fare sistema, che inaugura in certi ambiti un modello da replicare, considerata la necessità di dare delle risposte al mercato e al sistema delle stazioni appaltanti. Un importante obiettivo da raggiungere è infatti quello dell'omogeneità di condotte delle stazioni appaltanti", ha detto Tita.
Il fabbisogno complessivo per il 2025, espresso da 25 Apsp del territorio e rispetto al quale il nuovo ufficio sarà impegnato, ammonta a circa 66,5 milioni di euro. Il dato si articola in forniture per 1,4 milioni, lavori per 23,3 milioni e servizi per 41,7 milioni. Per i servizi, oltre 26,3 milioni riguardano le pulizie e oltre 10,6 milioni sono per la ristorazione; segue la lavanderia con un ordine di grandezza decisamente diverso, circa 244 mila euro.
Un team composto dalla presidente di Upipa Chiogna e dal direttore Massimo Giordani, assieme a tre direttori di Apsp: Paolo Schoensberg (Bleggio superiore), Marco Saggiorato (Castel Ivano), Giovanni Bertoldi (Pergine e Folgaria) e con Paolo Mattei (presidente ad Arco e membro del Cda Upipa), ha lavorato in sinergia coi tecnici incaricati dalla Provincia a una convenzione, siglata successivamente dai presidenti Fugatti e Chiogna.
L’ufficio cura la fase istruttoria delle gare, sotto la supervisione di Apac, che mette a disposizione le sue competenze, in un processo di accompagnamento e formazione; la stessa Apac provvederà allo svolgimento delle gare come stazione appaltante. Sono previsti un dirigente part time e tre funzionari, di cui due in pianta organica di Upipa. La sperimentazione è prevista per un periodo di 3 anni.
Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa
Download immagini e interviste qui