«Nel corso del 2024, il numero di parti registrati nei quattro punti nascita della provincia di Trento è stato di 3.529, con un totale di 3.576 neonati – afferma Fabrizio Taddei, direttore del Dipartimento transmurale ostetrico-ginecologico. Questi dati risultano pressoché sovrapponibili a quelli del 2023, con una lieve diminuzione di soli 17 parti, pari allo 0,4%. Tale risultato evidenzia una stabilità della natalità negli ospedali del Trentino, in controtendenza rispetto al calo generale registrato nel resto del Paese. Nel 2023 si era osservato un calo significativo rispetto al 2022, con 237 parti in meno, che aveva destato un ragionevole allarme. Tuttavia, nel 2024 questo trend negativo si è arrestato mantenendo un dato di nascite stabile».
Analizzando i dati dei singoli punti nascita:
Ospedale Santa Chiara di Trento: ha registrato 2.248 parti (+33 rispetto al 2023) e 2.290 neonati;
Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto: ha chiuso con 929 parti (-34 rispetto al 2023) e 934 neonati;
Ospedale di Fiemme di Cavalese: ha registrato 170 parti (+34 rispetto al 2023) e 170 neonati;
Ospedale Valli del Noce di Cles: ha riportato 182 parti (-50 rispetto al 2023) e 182 neonati.
Sebbene il numero totale di parti sia rimasto stabile, è emersa una diversa distribuzione tra i quattro ospedali. Questa variabilità può essere attribuita alle scelte individuali delle donne rispetto al luogo del parto. Va sottolineato che i criteri di valutazione del rischio ostetrico, che richiedono l’espletamento del parto negli ospedali maggiori di Trento e Rovereto, sono rimasti invariati rispetto al 2023. In particolare vi è stato un significativo calo dei parti di Cles, compensato da un aumento rilevante di Cavalese.
Un aspetto molto positivo è rappresentato dal tasso di tagli cesarei che in tutti gli ospedali del Trentino risulta migliore rispetto alla media nazionale italiana. In particolare negli ospedali di Trento e Rovereto, che accolgono le gravidanze con fattori di rischio: Trento 19,7% e Rovereto 17,45%. Questi dati sono inferiori rispetto agli anni precedenti e di gran lunga migliori rispetto alla media nazionale per gli ospedali di secondo livello di assistenza al parto. Il tasso di tagli cesarei presso l’ospedale di Cles è stato del 20.32% mentre a Cavalese è stato del 19.4%.
Inoltre, il tasso di adesione al Percorso nascita si è confermato particolarmente elevato ed in continua crescita, raggiungendo il 93% delle donne in gravidanza. Questo colloca la Provincia di Trento al primo posto in Italia per la partecipazione a questo importante programma di assistenza alla gravidanza.
Il direttore generale Antonio Ferro ha voluto dedicare un ringraziamento speciale in questo primo giorno dell’anno a tutto il personale e in particolare a coloro che hanno lavorato in questi giorni di festa: «Voglio rivolgere a tutti gli operatori un ringraziamento sincero per il grande impegno e la professionalità nel garantire risposte di qualità ai bisogni delle cittadine e dei cittadini. La vostra dedizione rappresenta un valore inestimabile per la sanità trentina e per tutta la comunità. Il vostro lavoro quotidiano, spesso lontano dai riflettori, è fondamentale per assicurare un sistema sanitario efficiente e vicino alle persone. A voi va tutta la nostra gratitudine».